Recensione d'uso della Canon Eos 5 D Mark II
Questa recensione non ha pretese di scientificità e non è corredata da tabelle, dati, test e quant'altro. Per questo, ci sono mille siti che l'hanno provata a fondo e ne hanno spulciato ogni più piccola caratteristica. Le mie sono le impressioni d'uso di un utente qualunque. Potranno esserci errori o omissioni, ma probabilmente potrà anche essere utile per chi voglia sapere, alla fine, come va davvero questa macchina così osannata e discussa, nell'uso di tutti i giorni in mano a un fotoamatore che, come dimostra la mia galleria, la usa un po' in ogni tipo di situazione.
CORPO E COMANDI
Il corpo macchina è importante, pesante e maneggevole. Sostanzialmente è molto simile alla vecchia serie xxD (fino alla 50d compresa), con la sola aggiunta dei pulsanti e dei menu relativi alla funzione video. IN rete si trovano commenti talvolta non entusiastici sull'ergonomia e sul bilanciamento del corpo macchina. Personalmente la trovo invece ben bilanciata e pesante al punto giusto da renderla comunque trasportabile senza eccessivi affaticamenti. Certo, con ottiche lunghe, specialmente scattando in verticale, il battery grip (opzionale) diventa comodo per garantire all'insieme corpo/lente un bilanciamento sufficiente e una buona stabilità. Chi però non usi abitualmente ottiche oltre i 200 mm, a mio avviso può anche farne a meno.
La disposizione dei pulsanti principali è razionale e intuitiva e le principali operazioni, una volta memorizzata la disposizione dei pulsanti, si possono compiere senza staccare l'occhio dall'oculare. Oculare che è, specialmente per chi provenga da APS-C, uno spettacolo: ampio, luminoso e con tutte le informazioni che servono (comprese quelle sulla sensibilità ISO e sullo stato di carica della batteria.
L'ergonomia generale è buona, le finiture nella media, anche se su un corpo di questo livello, mi sarei aspettato maggior cura nella realizzazione dello sportello della CF (scricchiola, è molto plasticoso e si muove, anche se la guarnizione che lo correda è garanzia di buona tenuta) e nei coperchi di gomma che chiudono le connessioni: sono molto resistenti, anche troppo, se si pensa che, in assenza di unghie da drag queen, è quasi impossibile aprirli. La macchina è tropicalizzata e devo dire di averla testata per benino la primavera scorsa, durante un concorso a Ferrara in cui io e lei ci siamo presi 12 ore consecutive di pioggia. Risultato: il giorno dopo io ero a letto con la febbre, la 5dII non ha battuto ciglio...Occhio però: ricordate che per assicurare all'insieme la massima tropicalizzazione, occorre che anche la lente sia tropicalizzata!
RENDIMENTO E PRESTAZIONI
La rete pullula di diatribe da bar: è meglio la Nikon D700, con la sua eccezionale tenuta al rumore, la sua raffica e il suo AF superperformante o è meglio la Canon 5dII che, nonostante l'AF approssimativo e la raffica da entry level, sforna file da favola, con una risoluzione quasi doppia rispetto alla rivale? Io la risposta al quesito non ce l'ho, però posso dire che, nella maggior parte delle condizioni d'uso in cui si può trovare un fotoamatore eclettico come il sottoscritto, la 5 dII, nonostante i suoi limiti tecnici, se la cava egregiamente e restituisce immagini talmente lavorabili che penso che il bisogno di cambiare corpo macchina lo avvertirò solo tra molti, ma molti, anni.
L'AF, tanto vituperato in rete, certamente non è il cavallo di battaglia di questa macchina. I suoi principali limiti sono la scarsa funzionalità di tutti i punti laterali in condizioni di luminosità ridotta e/o basso contrasto e la loro disposizione troppo ammucchiata nella parte centrale del fotogramma, cosa che li rende poco utili in fase di composizione dell'immagine. Per converso, il punto centrale funziona molto bene ed è molto preciso, anche in luce scarsa. L'intero sistema non è un fulmine (la mia vecchia 40d era certamente più veloce nell'aggancio), ma nemmeno la lumaca di cui si legge in giro talvolta. In modalità a inseguimento (AI servo) il funzionamento è altalenante: molto bene su soggetti abbastanza distanti e che si muovono parallelamente (o diagonalmente) rispetto alla fotocamera. Meno bene per soggetti ravvicinati che si muovono verso di noi (o che si allontanano) perpendicolarmente. In ogni caso, nella mia galleria Cars, ci sono immagini scattate nel 2010 a SPA alle Formula 1 e lascio a voi giudicare come la macchina se l'è cavata. In sintesi: certo non è la macchina che consiglierei a un utente sportivo che voglia fare solo foto d'azione. Ma un utente poliedrico, che può permettersi di buttare parecchi scatti perché tanto non deve venderli a nessuno, potrà divertirsi anche in una gara di Formula 1, non male!
Per concludere con l'AF, non dimentichiamo che se, come detto, i punti sono molto ravvicinati, dobbiamo anche ricordarci che abbiamo a che fare con una macchina che,a piena risoluzione, scatta immagini da 21 megapixel. Questo significa ampie possibilità di ritaglio che personalmente sfrutto molto nei ritratti scattati con obiettivi molto luminosi usati a grande apertura. In questi casi, invece di ricomporre l'inquadratura dopo aver focheggiato (col rischio di spostare il punto di fuoco, per esempio dall'occhio alla punta del naso), preferisco focheggiare col centrale, tenere l'inquadratura un po' più larga, non ricomporre in fase di scatto e andare a ritagliare (in genere decentrando il soggetto) l'immagine in postproduzione. Si tratta in fin dei conti di una composizione dell'immagine a posteriori che richiede solo un minimo di pratica e di preparazione dello scatto.
La resa del sensore è fenomenale e stupefacente. Si tratta di un sensore Full Frame (pieno formato, equivalente al 35 mm della pellicola) con una sensibilità ISO elevatissima e un'ottima capacità di gestire il rumore. I 21 megapixel su un transistor di queste dimensioni non sono troppi; la densità dei singoli pixel è paragonabile a quella della Canon 20d da 8 megapixel e il vantaggio in termini di rumore è evidente. Attenzione anche qui però: in rete vedrete immagini sbalorditive: 6400 ISO quasi perfetti, nitidi e con pochissima grana. In genere si tratta dis catti in buone condizioni di luce e realizzati direttamente in jpeg, con riduzione rumore on camera impostata su standard. Se scattate in RAW, i 6400 ISO, ingranditi al 100% di rumore ne hanno (e anche i 3200 e i 1600).
In RAW, disattivando tutte le riduzioni rumore del vostro editor (io uso Lighroom 3), oltre gli 800 ISO si comincia a vedere sia rumore di crominanza che di luminanza. Si tratta però di un disturbo molto ben controllabile e scarsamente fastidioso, almeno fino a 1600 ISO. Fino a quel limite, personalmente in genere applico la sola riduzione del rumore di crominanza (che non intacca i dettagli), perché il disturbo di luminanza è modesto e si manifesta in una grana fine che non spappola i dettagli. In stampe almeno fino al 20x30 poi non si vede minimamente (diffidate degli inutili ingrandimenti 100% a monitor, la stampa è tutta un’altra cosa…).
A 3200 e 6400 ISO (sensibilità che comunque uso di rado), inizio ad applicare riduzione anche al rumore di luminanza. Usando l’ottimo noise reducer di Lighroom 3, comunque non spingo mai il cursore oltre 20, limite accettabilissimo per ripulire l’immagine senza piallarla.
Ma i vantaggi del sensore più grande vengono fuori anche sotto altri profili. La cosa che più mi ha colpito è la gamma dinamica, nettamente superiore a quella della mia, pur ottima ex 40d. La capacità di salvare le alte luci mantenendo leggibili le ombre è davvero stupefacente. Scattando “a destra”, in RAW, ci ritroviamo con un file veramente molto lavorabile che permette, con pochi e mirati interventi in fase di sviluppo e postproduzione di avere immagini con gamme tonali molto ricche ed equilibrate.
Utilizzando lenti idonee (con adeguata risolvenza), i 21 megapixel del sensore, ci permettono poi di avere dettagli fini molto ricchi.
La raffica è senza dubbio scarsa. Neanche 4 fps sono una prestazione da entry level, che mal si addice a un corpo di queste prestazioni generali. Canon avrebbe potuto fare un piccolo sforzo in più, Tuttavia, bisogna riconoscere che nella stragrande maggioranza delle situazioni, una raffica da 8/10 fps non è indispensabile e alle volte è addirittura controproducente (troppe immagini da selezionare, memoria che si esaurisce, ecc…). Se si sa quando scattare e si usano le accortezze giuste, anche con soli 5 fps, lo scatto “giusto” lo si porta a casa lo stesso.
L’esposimetro funziona bene. In rete si leggono molti commenti perplessi ed è comune l’affermazione che la macchina tenda a sovraesporre in misura anche accentuata (c’è chi lamenta sovraesposizioni sistematiche anche di 1 stop e più). Forse sono fortunato io, ma il mio esemplare espone in modo corretto, fatta salva una contenuta sovraesposizione (entro 2/3 stop) quando misuro in modalità spot.
Con il flash Canon 580 exII la tendenza invece è verso la sottoesposizione, ma anche in questo caso contenuta entro masimo 1 stop e quindi facilmente compensabile/gestibile. Si tratta comunque di comportamenti che, una volta noti, sono facilmente prevedibili e prevenibili.
CONCLUSIONI
La macchina, per un uso quotidiano da fotoamatore è perfetta ed in grado di regalare soddisfazioni praticamente in ogni situazione d’uso. Per un utilizzo professionale, la consiglierei senza dubbio a matrimonialisti e a fotografi da studio. L’AF lento e non sempre preciso e la raffica scarsa la rendono sconsigliabile per usi sportivi.
Al prezzo attuale (in rete, solo corpo, la si trova oramai a 1.700 €), ritengo sia la Full Frame a prezzo “umano” nell’insieme più interessante.
CORPO E COMANDI
Il corpo macchina è importante, pesante e maneggevole. Sostanzialmente è molto simile alla vecchia serie xxD (fino alla 50d compresa), con la sola aggiunta dei pulsanti e dei menu relativi alla funzione video. IN rete si trovano commenti talvolta non entusiastici sull'ergonomia e sul bilanciamento del corpo macchina. Personalmente la trovo invece ben bilanciata e pesante al punto giusto da renderla comunque trasportabile senza eccessivi affaticamenti. Certo, con ottiche lunghe, specialmente scattando in verticale, il battery grip (opzionale) diventa comodo per garantire all'insieme corpo/lente un bilanciamento sufficiente e una buona stabilità. Chi però non usi abitualmente ottiche oltre i 200 mm, a mio avviso può anche farne a meno.
La disposizione dei pulsanti principali è razionale e intuitiva e le principali operazioni, una volta memorizzata la disposizione dei pulsanti, si possono compiere senza staccare l'occhio dall'oculare. Oculare che è, specialmente per chi provenga da APS-C, uno spettacolo: ampio, luminoso e con tutte le informazioni che servono (comprese quelle sulla sensibilità ISO e sullo stato di carica della batteria.
L'ergonomia generale è buona, le finiture nella media, anche se su un corpo di questo livello, mi sarei aspettato maggior cura nella realizzazione dello sportello della CF (scricchiola, è molto plasticoso e si muove, anche se la guarnizione che lo correda è garanzia di buona tenuta) e nei coperchi di gomma che chiudono le connessioni: sono molto resistenti, anche troppo, se si pensa che, in assenza di unghie da drag queen, è quasi impossibile aprirli. La macchina è tropicalizzata e devo dire di averla testata per benino la primavera scorsa, durante un concorso a Ferrara in cui io e lei ci siamo presi 12 ore consecutive di pioggia. Risultato: il giorno dopo io ero a letto con la febbre, la 5dII non ha battuto ciglio...Occhio però: ricordate che per assicurare all'insieme la massima tropicalizzazione, occorre che anche la lente sia tropicalizzata!
RENDIMENTO E PRESTAZIONI
La rete pullula di diatribe da bar: è meglio la Nikon D700, con la sua eccezionale tenuta al rumore, la sua raffica e il suo AF superperformante o è meglio la Canon 5dII che, nonostante l'AF approssimativo e la raffica da entry level, sforna file da favola, con una risoluzione quasi doppia rispetto alla rivale? Io la risposta al quesito non ce l'ho, però posso dire che, nella maggior parte delle condizioni d'uso in cui si può trovare un fotoamatore eclettico come il sottoscritto, la 5 dII, nonostante i suoi limiti tecnici, se la cava egregiamente e restituisce immagini talmente lavorabili che penso che il bisogno di cambiare corpo macchina lo avvertirò solo tra molti, ma molti, anni.
L'AF, tanto vituperato in rete, certamente non è il cavallo di battaglia di questa macchina. I suoi principali limiti sono la scarsa funzionalità di tutti i punti laterali in condizioni di luminosità ridotta e/o basso contrasto e la loro disposizione troppo ammucchiata nella parte centrale del fotogramma, cosa che li rende poco utili in fase di composizione dell'immagine. Per converso, il punto centrale funziona molto bene ed è molto preciso, anche in luce scarsa. L'intero sistema non è un fulmine (la mia vecchia 40d era certamente più veloce nell'aggancio), ma nemmeno la lumaca di cui si legge in giro talvolta. In modalità a inseguimento (AI servo) il funzionamento è altalenante: molto bene su soggetti abbastanza distanti e che si muovono parallelamente (o diagonalmente) rispetto alla fotocamera. Meno bene per soggetti ravvicinati che si muovono verso di noi (o che si allontanano) perpendicolarmente. In ogni caso, nella mia galleria Cars, ci sono immagini scattate nel 2010 a SPA alle Formula 1 e lascio a voi giudicare come la macchina se l'è cavata. In sintesi: certo non è la macchina che consiglierei a un utente sportivo che voglia fare solo foto d'azione. Ma un utente poliedrico, che può permettersi di buttare parecchi scatti perché tanto non deve venderli a nessuno, potrà divertirsi anche in una gara di Formula 1, non male!
Per concludere con l'AF, non dimentichiamo che se, come detto, i punti sono molto ravvicinati, dobbiamo anche ricordarci che abbiamo a che fare con una macchina che,a piena risoluzione, scatta immagini da 21 megapixel. Questo significa ampie possibilità di ritaglio che personalmente sfrutto molto nei ritratti scattati con obiettivi molto luminosi usati a grande apertura. In questi casi, invece di ricomporre l'inquadratura dopo aver focheggiato (col rischio di spostare il punto di fuoco, per esempio dall'occhio alla punta del naso), preferisco focheggiare col centrale, tenere l'inquadratura un po' più larga, non ricomporre in fase di scatto e andare a ritagliare (in genere decentrando il soggetto) l'immagine in postproduzione. Si tratta in fin dei conti di una composizione dell'immagine a posteriori che richiede solo un minimo di pratica e di preparazione dello scatto.
La resa del sensore è fenomenale e stupefacente. Si tratta di un sensore Full Frame (pieno formato, equivalente al 35 mm della pellicola) con una sensibilità ISO elevatissima e un'ottima capacità di gestire il rumore. I 21 megapixel su un transistor di queste dimensioni non sono troppi; la densità dei singoli pixel è paragonabile a quella della Canon 20d da 8 megapixel e il vantaggio in termini di rumore è evidente. Attenzione anche qui però: in rete vedrete immagini sbalorditive: 6400 ISO quasi perfetti, nitidi e con pochissima grana. In genere si tratta dis catti in buone condizioni di luce e realizzati direttamente in jpeg, con riduzione rumore on camera impostata su standard. Se scattate in RAW, i 6400 ISO, ingranditi al 100% di rumore ne hanno (e anche i 3200 e i 1600).
In RAW, disattivando tutte le riduzioni rumore del vostro editor (io uso Lighroom 3), oltre gli 800 ISO si comincia a vedere sia rumore di crominanza che di luminanza. Si tratta però di un disturbo molto ben controllabile e scarsamente fastidioso, almeno fino a 1600 ISO. Fino a quel limite, personalmente in genere applico la sola riduzione del rumore di crominanza (che non intacca i dettagli), perché il disturbo di luminanza è modesto e si manifesta in una grana fine che non spappola i dettagli. In stampe almeno fino al 20x30 poi non si vede minimamente (diffidate degli inutili ingrandimenti 100% a monitor, la stampa è tutta un’altra cosa…).
A 3200 e 6400 ISO (sensibilità che comunque uso di rado), inizio ad applicare riduzione anche al rumore di luminanza. Usando l’ottimo noise reducer di Lighroom 3, comunque non spingo mai il cursore oltre 20, limite accettabilissimo per ripulire l’immagine senza piallarla.
Ma i vantaggi del sensore più grande vengono fuori anche sotto altri profili. La cosa che più mi ha colpito è la gamma dinamica, nettamente superiore a quella della mia, pur ottima ex 40d. La capacità di salvare le alte luci mantenendo leggibili le ombre è davvero stupefacente. Scattando “a destra”, in RAW, ci ritroviamo con un file veramente molto lavorabile che permette, con pochi e mirati interventi in fase di sviluppo e postproduzione di avere immagini con gamme tonali molto ricche ed equilibrate.
Utilizzando lenti idonee (con adeguata risolvenza), i 21 megapixel del sensore, ci permettono poi di avere dettagli fini molto ricchi.
La raffica è senza dubbio scarsa. Neanche 4 fps sono una prestazione da entry level, che mal si addice a un corpo di queste prestazioni generali. Canon avrebbe potuto fare un piccolo sforzo in più, Tuttavia, bisogna riconoscere che nella stragrande maggioranza delle situazioni, una raffica da 8/10 fps non è indispensabile e alle volte è addirittura controproducente (troppe immagini da selezionare, memoria che si esaurisce, ecc…). Se si sa quando scattare e si usano le accortezze giuste, anche con soli 5 fps, lo scatto “giusto” lo si porta a casa lo stesso.
L’esposimetro funziona bene. In rete si leggono molti commenti perplessi ed è comune l’affermazione che la macchina tenda a sovraesporre in misura anche accentuata (c’è chi lamenta sovraesposizioni sistematiche anche di 1 stop e più). Forse sono fortunato io, ma il mio esemplare espone in modo corretto, fatta salva una contenuta sovraesposizione (entro 2/3 stop) quando misuro in modalità spot.
Con il flash Canon 580 exII la tendenza invece è verso la sottoesposizione, ma anche in questo caso contenuta entro masimo 1 stop e quindi facilmente compensabile/gestibile. Si tratta comunque di comportamenti che, una volta noti, sono facilmente prevedibili e prevenibili.
CONCLUSIONI
La macchina, per un uso quotidiano da fotoamatore è perfetta ed in grado di regalare soddisfazioni praticamente in ogni situazione d’uso. Per un utilizzo professionale, la consiglierei senza dubbio a matrimonialisti e a fotografi da studio. L’AF lento e non sempre preciso e la raffica scarsa la rendono sconsigliabile per usi sportivi.
Al prezzo attuale (in rete, solo corpo, la si trova oramai a 1.700 €), ritengo sia la Full Frame a prezzo “umano” nell’insieme più interessante.